LA STORIA - CARTONCINO MAGICO

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LA STORIA

IL METODO
Bongiorno a voi  e grazie per leggere queste righe che parlano di Cartoncino Magico®.

Mi chiamo Dino Maraga, sono nato a Belluno nel 1951 e sono diventato con gli anni un autore per bambini con la passione per la didattica. Dopo aver conseguito il diploma di disegnatore meccanico (anni 60) ho studiato da geometra, senza però conseguire il diploma. Forse è stata anche questa base che mi ha permesso di giocare con le forme geometriche. Ho fatto l'artigiano nel mondo delle automobile, anche da corsa, dove il saper usare le mani era una necessità oltre che un’abilità; contemporaneamente ho sempre coltivato le mie passioni per la musica, (sono un autore Siae) la scrittura e la pittura.
   

Mescolando il tutto un giorno inizai a scrivere per bambini senza saperlo e così pubblicai il mio primo libro per bambini nel 1997 e nel 98  iniziai a collaborare con la Mostra Internazionale d' Illustrazione di Sarmede (TV) e con le scuole, dove tenevo laboratori per realizzare libri illustrati; cartoncini, fogli, colla erano diventati il mio pane quotidiano e avevano preso il posto dei pezzi di ricambio per auto, dell’olio motore e delle lamiere contorte...così entrai in un mondo che da tempo avevo dimenticato: la scuola! Mai avrei immaginato di rincontrarla sulla mia strada, e fu amore a prima vista ma diverso, all'incontrario! Mi ritrovai "Insegnante"

Mi accorsi subito che la maggior parte dei bambini era carente di tutto ciò che appartiene al mondo della creatività e del fare.

Durante i laboratori, dove l’intento era solo piegare e dividere un cartoncino per costruire dei personaggi, incontravo diverse difficoltà. Quasi tutti i bambini non appena si trovavano un cartoncino tra le mani, inconsapevolmente lo tagliavano sminuzzandolo senza aspettare le consegne.  Nonostante l’insegnante coordinasse l’attività era difficoltoso procedere.

Chissà perché, ma questo mondo nonostante tutto mi rapì. Ora, a distanza di oltre vent’anni, riesco a vedere in modo chiaro il percorso che mi ha portato a inventare e sviluppare il metodo Cartoncino Magico®.

Come vi dicevo, l'approccio con la scuola non fu dei più semplici! Ogni classe aveva più o meno gli stessi problemi e, quello che sulla carta doveva essere un laboratorio per la costruzione di libri, stava aprendo nuovi orizzonti didattici - pedagogici e la cosa mi appassionava.
"Perché i bambini non sapevano piegare e tagliare un semplice cartoncino?"

Erano comprensibili le difficoltà alla scuola dell’infanzia, ma perché anche alle elementari? Le stesse insegnanti erano deluse e dicevano:
“Ogni anno è sempre peggio, i bambini hanno sempre più difficoltà manuali e di attenzione”.
Mi domandavo se saper usare le mani non facesse parte della motricità fine.

Riuscii a sintetizzare le regole e le strategie facendole diventare un gioco. In questo modo coinvolsi i bambini che diventarono più autosufficienti e collaborativi tra di loro. Il gioco quindi, è la strada per acquisire facilmente le regole!

La prima regola: scegli il colore che più ti piace.
La seconda regola: il cartoncino va sempre piegato a metà.
La terza regola: le forme devono toccare tutti i lati del cartoncino.
La regola d’oro: non si butta via niente e si scambia con gli amici.

La prima regola piaceva molto ai bambini anche se notavo che la scelta  ricadeva spesso su cartoncini rossi o neri per i maschi e rosa o viola per le femmine. Mi domandai il perché di queste scelte e da che cosa fossero condizionate. La risposta era forse legata alle emozioni, al carattere, alla squadra di calcio, alla moda...?
Avevo studiato le teorie dei colori di Johannes Itten e vari altri studi sulla cromoterapia e sull’arte-terapia e così cercai di tracciare un profilo colore-bambino.  Ora vedevo il bambino da un altro punto di vista e grazie a questa nuova visione olistica, "bambino come colore", mi attribuirono il soprannome di dinozen...quindi, quando il bambino sceglie il suo colore preferito indirettamente ci da delle informazioni.

Il metodo stava crescendo, non era solo per costruire dei personaggi ma anche per conoscere meglio i bambini. Ecco una breve sintesi:
di solito chi sceglieva il giallo, il verde e l'arancione erano bambino tranquilli  e collaborativi e con una vena di creatività; il rosso rappresentava quelli frettolosi e iperattivi, il nero era per chi voleva fare di testa propria e infine, coloro che prediligevano l'azzurro avevano spesso bisogno di aiuto. in questo modo sapevo già chi tenere d'occhio ed aiutare durante i laboratori.

la seconda regola: quella della piega e del taglio, si trasformò da un dramma a un gioco divertente, tanto che, non appena arrivavo in classe, i bambini mi chiedevano: "quando diamo il bacino? quando facciamo il buongiorno?" (strategia del taglio del metodo cartoncino magico®) le stesse richieste le facevano poi anche alle insegnanti e un giorno una di loro mi disse: “a forza di dare baci e dire buongiorno io non ho più cartoncini...me li dovrai portare tu!”

tornando al bacino, cosa voleva dire tutto questo entusiasmo? che il bacino aveva un potenziale nascosto? che i bambini avevano bisogno di dare baci ad un cartoncino e di allargare le braccia per sentirsi felici? forse centrava l’affettività come ingrediente per fare attività creativa? il cartoncino in pratica, era diventato un modo per esternare la loro affettività, un alter ego.  

fu il periodo delle scoperte e le scoperte una ad una arrivarono. era già tutto scritto ma io in questo cammino ero partito all'incontrario.

la terza regola: mi chiedevo spesso come un cartoncino piegato a metà potesse, nei suoi vari multipli, comporre figure diverse. sulla figura umana ad esempio trovai varie soluzioni che utilizzai per costruire i personaggi dei miei libri.
la risposta l’avevo intravista ma non “catturata” e arrivò come una folgorazione! il rettangolo aureo, era la chiave di tutto questo. una forma antica sulla quale tanti studiosi e matematici avevano scritto e teorizzato. (euclide, fibonacci) sebbene il cartoncino a4 non fosse un rettangolo aureo perfetto, teneva comunque dentro di se la magia dei multipli e sottomultipli.

Ero sempre più convinto della metodologia sul piano della grafica e dell' illustrazione, molto utile per dare ai personaggi e alle forme, composizioni sempre diverse utilizzando gli stessi cartoncini. Con questa metodo avevo ormai realizzato oltre 10 libri e anche dei corti animati.

Ed ecco puntuale un’altra scoperta!

Sapete cosa significa letteralmente ori-gami? Significa ori-piegare, gami-carta! Trovai la radice del segreto del piegare carta. Circa 1000 anni fa, quando nacque questa meravigliosa tecnica in giappone, scoprirono che chi piegava carta sviluppava capacità superiori e diverse da chi non la piegava. Ma perché succedeva questo?

Il fatto che riuscissero a combaciare il cartoncino (la piega combaciata sugli angoli o sui lati è un elemento fondante dell’origami) portava ad abbassare il respiro, quindi meno ansia e più attenzione. Con le strategie “giocose” avevo stemperato la tensione della prestazione e ora una presa di forza esagerata lasciava il posto a una presa di precisione, rispettosa del cartoncino, coordinando anche respiro, vista e forza. Questa presa, che permise ai primati di evolversi, era la stessa che ora stavano sperimentando i bambini. Capii che quello era un' abilità importante da affinare e da rivalutare come base per la loro "evoluzione".

Durante un corso di disegno ed incisione, al quale partecipai, consigliato dall'insegnante lessi un libro per migliorare la tecnica di copiatura: “Disegnare con la parte destra del cervello” scritto da Betty Edwards; tra i vari capitoli, uno era dedicato alle scoperte neurologiche del professore Roger Wolcott Sperry, premio Nobel 1981, riguardanti gli emisferi del cervello. Le mani e il cervello! perché non ci avevo pensato prima? Mi sembrò di aver vinto alla lotteria! Questa cosa degli emisferi e delle mani mi stregò! Era tutto vero!  Ora ero ancora più attento e responsabile nel fare attività ed avevo motivi più validi per osservare i bambini.

Quando integrai queste nuove conoscenze e le misi in pratica, arrivarono i primi risultati sul campo che mi incoraggiarono a pubblicare la prima edizione del manuale. (2008) nel frattempo avevo ricevuto dei premi per la metodica e l'originalità del percorso. Arrivò anche un primo premio nazionale di un' importante casa editrice italiana che si occupa della scuola dell'infanzia.

Negli anni che seguirono tenni diversi laboratori per insegnanti, famiglie e naturalmente per bambini, sempre attento a verificare la validità del metodo e possibili aggiornamenti.
Nel 2012 il metodo diventò anche un format televisivo ed andò in onda sui canali Sky per un' intera stagione. Fu questa un' importante esperienza che mi permise di sviluppare altre strategie e collaborazioni una delle quali la cartotecnica Favini. Ricevetti anche delle offerte di collaborazione-pubblicazioni con alcune case editrici, ma dopo attente considerazioni decisi che avrei continuato tenendomi libero ed indipendente dal "mercato" che cercava pubblicazioni consumistiche semplici.

Dal quel periodo fino alla primavera del 2017 nella quale pubblicai gli ultimi video su Youtube non passò giorno che non dedicassi del tempo quotidiano alla ricerca del metodo.


per concludere:
ora guardando indietro, mi rendo conto che il semplice gesto della presa e della piega di un cartoncino, racchiude in sé antiche conoscenze come: l'uso della carta, l'origami, l'ayurveda, un po' di antropologia, la sezione aurea, il pensiero laterale, la geometria, non ultima e forse la più importante la storia dell'arte che racchiude tutto questo. questa è la nostra eredità della quale abbiamo dimenticato il valore. la speranza è che si ritorni a valorizzare l'uso delle mani. alle mani ricordate è collegato il cervello e se usi il cervello pensi e sogni. il "trucco" è tutto qui! la montessori sosteneva che "le  mani sono gli strumenti propri dell'intelligenza” ed aveva pienamente ragione.
oggi i bambini sono "persi" proprio perché non sanno come utilizzare le mani se non a dare pugni e spintoni...ma qui apriremo una storia infinita!

abbiamo sperato che la ricchezza economica, le tecnologie ci migliorassero, invece non è stato così! in questi vent'anni c'è stato un cambiamento oserei dire antropologico dell'umanità più legata al progresso! prima la nascita del computer, poi i giochi digitali, le varie play station, il telefonino, gli smathphone, i tablet, la robotica, ecc...miliardi di miliardi di dollari spesi per possedere e sviluppare queste tecnologie; e la "tecnologia umana"(manualità, creatività, ecc...) è stata lasciata in balia degli eventi e del consumismo.

la sfida che ci aspetta è tra le più difficili, le difficoltà sono all'ordine del giorno, dobbiamo preparare i bambini al meglio per affrontare il futuro verso in quale nutro molta fiducia.
ci servirà tutta la nostra creatività, fantasia ed umanità e questa si impara prima di tutto a casa. già la famiglia...ma quale? quello che posso dire dopo questa esperienza, ed è una triste verità, che i bambini sono lo specchio della famiglia. le difficoltà che riscontravo nei bambini erano quelle dei genitori, a volte amplificate.  la scuola si troverà questi bambini da aiutare. oggi sono oltre la metà dei bambini in classe! quindi "la famiglia" si deve attivare e dedicare del tempo per specifico ai bambini e non incolparli delle loro difficoltà. i bambini sono lo specchio delle nostre paure.  i fiori nascono dal prato che li germoglia.

il suggerimento che posso dare alla luce di quanto scritto: almeno un genitore (quello più sensibile e portato) faccia delle attività mirate con il proprio bambino, anzi se fosse possibile si faccia vedere dal proprio bambino mentre dipinge, piega cartoncini, disegna...i bambini hanno bisogno di esempi "artistici". anzi oserei dire di eroi!  è l'arte e la creatività che innalza l'individuo ad un status di magia. i bambini imparano osservando. un genitore che dà un bacio ad un cartoncino trasferirà rispetto per il mondo intero! un cartoncino non potrà cambiare il mondo ma cambia senz'altro il mondo di un bambino, ed è già una rivoluzione!

grazie dino maraga 29 08 2016 ambarabace...ci...coccò!





SAPETE COSA SIGNIFICA LETTERALMENTE ORI-GAMI? SIGNIFICA ORI-PIEGARE, GAMI-CARTA! TROVAI LA RADICE DEL SEGRETO DEL PIEGARE CARTA. CIRCA 1000 ANNI FA, QUANDO NACQUE QUESTA MERAVIGLIOSA TECNICA IN GIAPPONE, SCOPRIRONO CHE CHI PIEGAVA CARTA SVILUPPAVA CAPACITÀ SUPERIORI E DIVERSE DA CHI NON LA PIEGAVA. MA PERCHÉ SUCCEDEVA QUESTO?

IL FATTO CHE RIUSCISSERO A COMBACIARE IL CARTONCINO (LA PIEGA COMBACIATA SUGLI ANGOLI O SUI LATI È UN ELEMENTO FONDANTE DELL’ORIGAMI) PORTAVA AD ABBASSARE IL RESPIRO, QUINDI MENO ANSIA E PIÙ ATTENZIONE. CON LE STRATEGIE “GIOCOSE” AVEVO STEMPERATO LA TENSIONE DELLA PRESTAZIONE E ORA UNA PRESA DI FORZA ESAGERATA LASCIAVA IL POSTO A UNA PRESA DI PRECISIONE, RISPETTOSA DEL CARTONCINO, COORDINANDO ANCHE RESPIRO, VISTA E FORZA. QUESTA PRESA, CHE PERMISE AI PRIMATI DI EVOLVERSI, ERA LA STESSA CHE ORA STAVANO SPERIMENTANDO I BAMBINI. CAPII CHE QUELLO ERA UN' ABILITÀ IMPORTANTE DA AFFINARE E DA RIVALUTARE COME BASE PER LA LORO EVOLUZIONE...

DURANTE UN CORSO DI DISEGNO ED INCISIONE, CONSIGLIATO DALL'INSEGNANTE LESSI UN LIBRO PER MIGLIORARE LA TECNICA DI COPIATURA: “DISEGNARE CON LA PARTE DESTRA DEL CERVELLO” SCRITTO DA BETTY EDWARDS; TRA I VARI CAPITOLI, UNO ERA DEDICATO ALLE SCOPERTE NEUROLOGICHE DEL PROFESSORE ROGER WOLCOTT SPERRY, PREMIO NOBEL 1981, RIGUARDANTI GLI EMISFERI DEL CERVELLO. LE MANI E IL CERVELLO! PERCHÉ NON CI AVEVO PENSATO PRIMA?...MI SEMBRÒ DI AVER VINTO ALLA LOTTERIA! QUESTA COSA DEGLI EMISFERI E DELLE MANI MI STREGÒ!  ERA TUTTO VERO!  ORA ERO ANCORA PIÙ ATTENTO E RESPONSABILE NEL FARE ATTIVITÀ ED AVEVO MOTIVI PIÙ VALIDI PER OSSERVARE I BAMBINI.

QUANDO INTEGRAI QUESTE NUOVE CONOSCENZE E LE MISI IN PRATICA, ARRIVARONO I PRIMI RISULTATI SUL CAMPO CHE MI INCORAGGIARONO A PUBBLICARE LA PRIMA EDIZIONE DEL MANUALE. (2008) NEL FRATTEMPO AVEVO RICEVUTO DEI PREMI PER LA METODICA E L'ORIGINALITÀ DEL PERCORSO. ARRIVÒ ANCHE UN PRIMO PREMIO NAZIONALE DI UN' IMPORTANTE CASA EDITRICE ITALIANA CHE SI OCCUPA DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA.

NEGLI ANNI CHE SEGUIRONO TENNI DIVERSI LABORATORI PER INSEGNANTI, FAMIGLIE E NATURALMENTE PER BAMBINI, SEMPRE ATTENTO A VERIFICARE LA VALIDITÀ DEL METODO E POSSIBILI AGGIORNAMENTI.
NEL 2012 IL METODO DIVENTÒ ANCHE UN FORMAT E PROGRAMMA TELEVISIVO ED ANDÒ IN ONDA SUI CANALI SKY PER UN' INTERA STAGIONE. FU QUESTA UN' IMPORTANTE ESPERIENZA CHE MI PERMISE DI SVILUPPARE ALTRE STRATEGIE E COLLABORAZIONI UNA DELLE QUALI LA CARTOTECNICA FAVINI. RICEVETTI ANCHE DELLE OFFERTE DI COLLABORAZIONE-PUBBLICAZIONI CON ALCUNE CASE EDITRICI, MA DOPO ATTENTE CONSIDERAZIONI DECISI CHE AVREI CONTINUATO TENENDOMI LIBERO ED INDIPENDENTE DAL "MERCATO".

DAL QUEL PERIODO A OGGI, SETTEMBRE 2016, NON C'È STATO GIORNO NEL QUALE NON ABBIA DEDICATO IL MIO TEMPO AL METODO. GLI ULTIMI 4 ANNI GLI HO DEDICATI A SCRIVERE ED EDITARE LE PUBBLICAZIONI ELETTRONICHE (EBOOK) CON VIDEO TUTORIAL PER FACILITARE QUESTA ATTIVITÀ A CASA CON I BAMBINI.  SONO SICURO CHE QUESTE PUBBLICAZIONI INTERATTIVE SARANNO IL FUTURO DEI BAMBINI. QUASI TUTTE LE FAMIGLIE POSSEGGONO UN PC O UN TABLET, PER NON DIRE UNO O PIÙ SMARTPHONE, ED ANCHE LA SCUOLA SI STA LENTAMENTE AGGIORNANDO, QUINDI IL FUTURO È GIÀ UN PO' DI TEMPO CHE È QUI!

PER CONCLUDERE:
ORA GUARDANDO INDIETRO, MI RENDO CONTO CHE IL SEMPLICE GESTO DELLA PRESA E DELLA PIEGA DI UN CARTONCINO, RACCHIUDE IN SÉ ANTICHE CONOSCENZE COME: L'USO DELLA CARTA, L'ORIGAMI, L'AYURVEDA, UN PO' DI ANTROPOLOGIA, LA SEZIONE AUREA, IL PENSIERO LATERALE, LA GEOMETRIA, NON ULTIMA E FORSE LA PIÙ IMPORTANTE LA STORIA DELL'ARTE CHE RACCHIUDE TUTTO QUESTO. QUESTA È LA NOSTRA EREDITÀ DELLA QUALE ABBIAMO DIMENTICATO IL VALORE. LA SPERANZA È CHE SI RITORNI A VALORIZZARE L'USO DELLE MANI. ALLE MANI RICORDATE È COLLEGATO IL CERVELLO E SE USI IL CERVELLO PENSI E SOGNI. IL "TRUCCO" È TUTTO QUI! LA MONTESSORI SOSTENEVA CHE "LE  MANI SONO GLI STRUMENTI PROPRI DELL'INTELLIGENZA” ED AVEVA PIENAMENTE RAGIONE.
OGGI I BAMBINI SONO "PERSI" PROPRIO PERCHÉ NON SANNO COME UTILIZZARE LE MANI SE NON A DARE PUGNI E SPINTONI...MA QUI APRIREMO UNA STORIA INFINITA!

ABBIAMO SPERATO CHE LA RICCHEZZA ECONOMICA, LE TECNOLOGIE CI MIGLIORASSERO, INVECE NON È STATO COSÌ! IN QUESTI VENT'ANNI C'È STATO UN CAMBIAMENTO OSEREI DIRE ANTROPOLOGICO DELL'UMANITÀ PIÙ LEGATA AL PROGRESSO! PRIMA LA NASCITA DEL COMPUTER, POI I GIOCHI DIGITALI, LE VARIE PLAY STATION, IL TELEFONINO, GLI SMATHPHONE, I TABLET, LA ROBOTICA, ECC...MILIARDI DI MILIARDI DI DOLLARI SPESI PER POSSEDERE E SVILUPPARE QUESTE TECNOLOGIE; E LA "TECNOLOGIA UMANA"(MANUALITÀ, CREATIVITÀ, ECC...) È STATA LASCIATA IN BALIA DEGLI EVENTI E DEL CONSUMISMO.

LA SFIDA CHE CI ASPETTA È TRA LE PIÙ DIFFICILI, LE DIFFICOLTÀ SONO ALL'ORDINE DEL GIORNO, DOBBIAMO PREPARARE I BAMBINI AL MEGLIO PER AFFRONTARE IL FUTURO VERSO IN QUALE NUTRO MOLTA FIDUCIA.
CI SERVIRÀ TUTTA LA NOSTRA CREATIVITÀ, FANTASIA ED UMANITÀ E QUESTA SI IMPARA PRIMA DI TUTTO A CASA. GIÀ LA FAMIGLIA...MA QUALE? QUELLO CHE POSSO DIRE DOPO QUESTA ESPERIENZA, ED È UNA TRISTE VERITÀ, CHE I BAMBINI SONO LO SPECCHIO DELLA FAMIGLIA. LE DIFFICOLTÀ CHE RISCONTRAVO NEI BAMBINI ERANO QUELLE DEI GENITORI, A VOLTE AMPLIFICATE.  LA SCUOLA SI TROVERÀ QUESTI BAMBINI DA AIUTARE. OGGI SONO OLTRE LA METÀ DEI BAMBINI IN CLASSE! QUINDI "LA FAMIGLIA" SI DEVE ATTIVARE E DEDICARE DEL TEMPO PER SPECIFICO AI BAMBINI E NON INCOLPARLI DELLE LORO DIFFICOLTÀ. I BAMBINI SONO LO SPECCHIO DELLE NOSTRE PAURE.  I FIORI NASCONO DAL PRATO CHE LI GERMOGLIA.

IL SUGGERIMENTO CHE POSSO DARE ALLA LUCE DI QUANTO SCRITTO: ALMENO UN GENITORE (QUELLO PIÙ SENSIBILE E PORTATO) FACCIA DELLE ATTIVITÀ MIRATE CON IL PROPRIO BAMBINO, ANZI SE FOSSE POSSIBILE SI FACCIA VEDERE DAL PROPRIO BAMBINO MENTRE DIPINGE, PIEGA CARTONCINI, DISEGNA...I BAMBINI HANNO BISOGNO DI ESEMPI "ARTISTICI". ANZI OSEREI DIRE DI EROI!  È L'ARTE E LA CREATIVITÀ CHE INNALZA L'INDIVIDUO AD UN STATUS DI MAGIA. I BAMBINI IMPARANO OSSERVANDO. UN GENITORE CHE DÀ UN BACIO AD UN CARTONCINO TRASFERIRÀ RISPETTO PER IL MONDO INTERO! UN CARTONCINO NON POTRÀ CAMBIARE IL MONDO MA CAMBIA SENZ'ALTRO IL MONDO DI UN BAMBINO, ED È GIÀ UNA RIVOLUZIONE!

GRAZIE DINO MARAGA 29 08 2016 AMBARABACE...CI...COCCÒ!

CARTONCINO MAGICO E RISMETTA MAGICA SONO MARCHI DINO MARAGA
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